La tecnica DBT STOP: un approccio gentile alla consapevolezza e alla gestione dei pensieri
Immagina per un momento di poter creare, anche solo per pochi secondi, uno spazio dentro di te. Uno spazio dove puoi fermarti, respirare, osservare ciò che accade senza giudizio e poi procedere con chiarezza. Questo è ciò che la tecnica STOP della Terapia Dialettico-Comportamentale (DBT) e della gestione del rimuginio mentale ci invita a fare.
La mindfulness non è solo una pratica meditativa: è un modo di vivere più presente, più attento e più gentile verso se stessi. Ci aiuta a regolare le emozioni, ridurre ansia e frustrazione, migliorare la concentrazione e persino sostenere il benessere fisico. Ma nel ritmo frenetico della vita quotidiana, è facile lasciarsi travolgere. La tecnica STOP ci offre un modo semplice e accessibile per riportare la mente al momento presente, ovunque ci troviamo.
Cos’è la tecnica STOP
STOP è un acronimo che rappresenta quattro passaggi fondamentali:
S – Fermati (Stop)
T – Respira consapevolmente (Take a Breath)
O – Osserva (Observe)
P – Procedi con consapevolezza (Proceed Mindfully)
Ogni passaggio è un invito a interrompere il pilota automatico, a fare una pausa prima di reagire e a rispondere in modo intenzionale. Non si tratta di sopprimere pensieri o emozioni, ma di accoglierli, notarli e creare spazio per scegliere come agire.
STOP nasce come strumento della terapia comportamentale per interrompere i pensieri ansiogeni e i cicli di rimuginio mentale. Con il tempo, è stato integrato nella Terapia Cognitivo-Comportamentale e nella DBT, diventando un approccio completo per gestire i pensieri ripetitivi e disfunzionali che generano stress, ansia o frustrazione.
I quattro passi di STOP
1. Stop – Fermati e riconosci il pensiero
Il primo passo è la consapevolezza. Quando ti accorgi di rimuginare o di essere travolto da un’emozione intensa, o un pensiero negartivo, fermati un momento. Nota ciò che sta accadendo senza giudizio. Non cercare di respingerlo subito, ma nota la sua presenza. Quindi, visualizza un grande cartello di stop nella tua mente o un semaforo rosso.
- Azioni pratiche:
- Pronuncia mentalmente o a bassa voce la parola “Stop!”
- Puoi accompagnare il gesto con un segnale fisico, come battere le mani, schioccare le dita o stringere un elastico al polso.
Questo segnale interrompe il flusso automatico dei pensieri e crea uno spazio in cui puoi scegliere come muoverti. Non si tratta di sopprimere il pensiero, ma di fare una pausa gentile, radicandoti nel presente.
2. Take a Breath – Respira consapevolmente
Dopo esserti fermato, porta l’attenzione al respiro. Inspira lentamente, percependo l’aria che entra nei polmoni, e poi espira lasciando andare tensione e stress. Il respiro diventa un’ancora naturale al momento presente.
- Esercizi pratici:
- Respiri profondi con la pancia: inspira lasciando espandere l’addome, espira lentamente.
- Respirazione a scatola: inspira per 4, trattieni 4, espira 4, pausa 4.
- Respiro purificante: immagina di inspirare calma ed espirare tensione.
Il respiro calma il sistema nervoso, riduce l’ansia e prepara la mente a osservare senza giudizio.
3. Observe – Osserva senza giudizio
Ora nota ciò che sta accadendo dentro e intorno a te: pensieri, emozioni, sensazioni corporee e stimoli esterni. Guarda tutto come un osservatore gentile, senza cercare di cambiarlo. Osserva il pensiero come se fosse un oggetto nel cielo: una nuvola che passa.
- Nota le emozioni che accompagna: paura, rabbia, frustrazione.
- Nota le sensazioni nel corpo: tensione, pressione, agitazione.
- Nota il pensiero stesso, come se lo guardassi da fuori: cosa dice? Quanto è insistente?
Questa osservazione gentile riduce il potere del pensiero e ti ricorda che tu sei più grande del pensiero stesso.
- Perché è importante:
- Permette di comprendere le proprie reazioni e fattori scatenanti.
- Riduce la reattività automatica.
- Aiuta a distinguere tra il pensiero e la realtà del momento presente.
- Esempi pratici di osservazione:
- Nota il contatto dei piedi con il pavimento o della schiena sulla sedia.
- Ascolta i suoni intorno a te.
- Osserva un oggetto nella stanza, concentrandoti su colore, forma e texture.
Questo passaggio trasforma il rimuginio astratto in esperienza concreta, radicandoti nel presente e creando uno spazio di calma.
4. Proceed Mindfully – Procedi con consapevolezza
Infine, dopo aver fermato il pensiero, respirato e osservato, scegli come procedere. Questo è il momento in cui trasformi la pausa in azione intenzionale.
- Azioni pratiche:
- Coinvolgiti in un’attività che richieda attenzione completa: cucinare, ascoltare musica, fare giardinaggio, passeggiare.
- Se il pensiero riguarda un problema concreto, pianifica un momento specifico per affrontarlo: “A questo ci penserò domani alle 17:00 per 30 minuti.”
- Scegli azioni gentili verso te stesso, invece di restare intrappolato nella spirale negativa.
Procedere con consapevolezza significa passare dal pilota automatico a una risposta intenzionale, scegliendo ciò che è utile e gentile per te in quel momento.
Approfondimento: STOP e la gestione del rimuginio
- Il segnale – riconoscere e creare consapevolezza:
Notare il rimuginio e creare una pausa deliberata permette alla mente di distaccarsi dai pensieri automatici. Questo piccolo spazio è l’inizio della libertà interiore. - Il ponte – spostare l’attenzione con gentilezza:
Respirare e osservare sensazioni fisiche o stimoli esterni radica la mente nel momento presente, sostituendo il rimuginio astratto con esperienze concrete. - La ripresa – procedere con intenzionalità:
Dopo la pausa, puoi scegliere come agire, passando da una reazione automatica a una risposta consapevole, migliorando l’autonomia e la resilienza emotiva.
Perché STOP è così potente
STOP non è solo un comando mentale. È un processo gentile che ci insegna a riconoscere i pensieri disfunzionali, interromperli e reindirizzare l’energia mentale verso esperienze più serene e produttive. Con la pratica quotidiana, anche pochi secondi di STOP durante la giornata possono creare spazi di calma, chiarezza e presenza, aiutandoci a vivere con maggiore gentilezza verso noi stessi e verso il mondo.
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Pratica quotidiana
Puoi usare STOP ovunque: al lavoro, durante una pausa, mentre cammini, o persino in mezzo a una discussione. Ogni volta che ti fermi, respiri, osservi e procedi consapevolmente, stai allenando la mente a rispondere con presenza anziché impulso. Col tempo, questa semplice pratica diventa un rifugio di calma in mezzo al caos e un ponte verso un benessere più stabile e duraturo.
Come ‘eliminare’ i pensieri negativi che tormentano
I pensieri negativi sono come nuvole che attraversano il cielo della tua mente. Cercare di “eliminarli” spesso li rende più persistenti, perché la mente tende a lottare contro ciò che rifiuta o respinge. La tecnica STOP non serve a cancellarli, ma a creare uno spazio tra te e il pensiero, così che tu possa osservarlo senza esserne travolto.
Quando ti fermi, respiri, osservi e procedi con consapevolezza, succede qualcosa di sottile ma molto forte:
- Noti il pensiero senza giudicarlo.
- Capisci che non sei il pensiero, ma colui che lo osserva.
- Puoi scegliere come reagire, invece di esserne schiacciato.
Col tempo, usando STOP regolarmente, scoprirai che quei pensieri negativi perdono il potere su di te. Non li elimini magicamente, ma impari a non farti guidare da loro. Ti senti più leggero, più centrato e più libero di concentrare la tua energia su ciò che è utile e positivo.
La tolleranza alla sofferenza e la tecnica STOP
Nella vita, tutti incontriamo momenti in cui le emozioni diventano travolgenti, quando il cuore batte forte, la mente corre e sembra che non ci sia via d’uscita. La tolleranza alla sofferenza, nella Terapia Dialettico-Comportamentale, è la capacità di stare con queste esperienze emotive intense senza lasciarsi travolgere né reagire impulsivamente. Ciò non vuol dire mai sopprimere o ignorare la sofferenza, ma accoglierla, mantenerci presenti e rispondere in modo consapevole.
La tecnica STOP è uno strumento gentile, ma molto efficace che ci accompagna in questo processo. Quando ci troviamo di fronte a stress, rabbia, paura o ansia intensa, il nostro impulso naturale può essere reagire, fuggire o cercare di eliminare la sensazione sgradevole. STOP ci invita a interrompere questo ciclo automatico, creando uno spazio in cui possiamo osservare, respirare e scegliere come muoverci.
Come STOP aiuta a sviluppare la tolleranza alla sofferenza
Attraverso i suoi quattro passaggi – Stop, Take a Breath, Observe, Proceed Mindfully – la tecnica aiuta a:
- Interrompere le reazioni impulsive
Il semplice atto di fermarsi crea uno spazio tra impulso e azione. È in questo spazio che possiamo decidere come agire, invece di reagire automaticamente. - Coltivare la consapevolezza
Respirare e osservare senza giudizio ci radica nel momento presente. Notiamo ciò che stiamo vivendo senza esserne travolti, sviluppando chiarezza e apertura verso la nostra esperienza interna. - Migliorare il processo decisionale
Procedere con consapevolezza ci permette di scegliere risposte ponderate e intenzionali. Anche in mezzo a stress o sofferenza, possiamo agire in modo che le nostre azioni siano utili e allineate ai nostri valori.

STOP come strumento di resilienza emotiva
Con la pratica regolare, STOP diventa un compagno quotidiano. Ci aiuta a:
- Affrontare momenti difficili con maggiore compostezza.
- Ridurre la reattività automatica e le azioni impulsive.
- Sviluppare un senso di autonomia e padronanza sulle proprie emozioni.
- Coltivare resilienza e capacità di coping adattive, che rafforzano il benessere generale.
In sostanza, STOP non elimina la sofferenza, ma ci insegna a stare con essa in modo sicuro e consapevole, trasformando momenti difficili in occasioni di pratica, crescita e presenza.
(Fonti consultate: cogbtherapy.com)











