La città di Priva in cui è proibito chiedere ‘Chi sei’?

A Kublai Khan, Marco Polo parlò di una città chiamata Priva.

Priva è costruita interamente di facciate: le case non hanno interni, solo muri anteriori dipinti con finestre che non si aprono, porte che non conducono a nulla. Gli abitanti vi camminano davanti con l’aria di chi sa già tutto: “Qui vive un avaro”, dicono indicando un balcone chiuso, “là abita una vedova allegra”, sussurrano verso una tenda rossa.

Nessuno entra mai da nessuna parte.

Ogni giorno, in piazza, si tiene una cerimonia: ciascuno gira attorno agli altri fingendo di non vedere, ma registrando ogni dettaglio – un cappello storto, un passo esitante, un sorriso fuori luogo – e lo conserva come verità.

A Priva si vive in superficie. Le voci corrono più veloci dei pensieri. È proibito chiedere: “Chi sei?”. Si può solo dire: “Tu sei quello che sembri”.

Una volta ogni dieci anni, però, compare un uomo senza volto. Indossa maschere mutevoli, parla con voci contrarie, cammina avanti e indietro nello stesso istante. Nessuno sa da dove venga. Nessuno riesce a classificarlo. I cittadini si turbano, inciampano, smettono per un momento di giudicare.

Allora, per un istante, Priva respira.

Poi l’uomo scompare. E tutti riprendono a vivere come prima, più sicuri che mai di sapere chi sono gli altri.

Breve racconto storia con morale significativa La città di Priva

Morale della storia

In quella città di facciate, dove ogni uomo è un giudice e nessuno è un uomo, si scopre che la vera prigione non è fatta di mura, ma di sguardi. L’assenza di interni non è solo architettura, ma condanna: una condanna alla finzione, all’inautenticità.

Ti può interessare  14 Marzo frase saggia di oggi sulla libertà interiore

Solo l’uomo senza volto, straniero e indecifrabile, scuote quel fragile equilibrio fatto di certezze vuote. Ma la paura lo caccia via, perché conoscere significa perdere il controllo sulla propria immagine, e perdere il controllo significa incontrare la solitudine.

Così si continua a vivere, nel rituale della finzione, convinti che il vero nemico sia l’altro, mai se stessi. E in questo, Priva somiglia a ciascuno di noi.

Condividi

Shares
WhatsApp channelTelegram gruppo
Vuoi ricevere le frasi e gli aforismi del giorno?
Iscriviti alla nostra newsletter - Pensiero del Giorno Blog
Riceverai le frasi, gli aforismi e gli articoli nella tua email. 
NON INVIEREMO PUBBLICITA'!
icon

  • Corso online "Conosci l'ansia e impara a gestirla"
  • Corso online sull'Intelligenza emotiva: come svilupparla
  • Corso online sull'Agilità emotiva: riappropriati delle tue emozioni
  • Corso online su Come essere più felici con la Psicologia Positiva
  • Corso online su Come aumentare l'autostima: tecniche ed esercizi che funzionano
  • Corso online sull'Arte di Comunicare: sviluppo personale, PNL e leadership