Ascoltate, figlioli, ché vi racconto una storiella dal sapore di letame e verità.

C’era una volta, in un freddo mattino d’inverno, un uccellino piccino picciò, tremante come foglia nel vento e infreddolito peggio d’un monaco senza tonaca. “Pio-pio!”, faceva, poverino, con la voce sottile sottile come uno spillo.

Passa di lì una vacca, bestia santa, che lo sente lagnarsi. Lo guarda con quegli occhioni bovini, si avvicina, si gira, alza la coda e… PLOF! Gli lascia cadere addosso una bella torta fumante di sterco tiepido e generoso.

Il pulcino, tutto intontito, sguazza nel calduccio e riprende a pigolare contento: “Pio-pio!”. Che bellezza!

Ma non è finita, no.

D’un tratto arriva un lupo, lesto e silenzioso come un pensiero cattivo. Lo sente pigolare, si avvicina, fiuta, scava nella cacca, lo tira fuori con cura, lo pulisce ben bene con la zampa… e poi: GNAM! Se lo pappa in un sol boccone.

E ora, anime semplici, ascoltate la morale che il Signore ha scritto con la mano del letame:

Non tutti quelli che ti mettono nella cacca vogliono farti del male. E non tutti quelli che ti tirano fuori lo fanno per il tuo bene.

Così è scritto nel libro della vita . . . e spesso anche sul calendario del contadino.

Amen e buon concime a tutti.

(Note: la storiella è una versione rivisitata tratta dal film western 'Il mio nome è nessuno' del 1973)
Favola storiella uccellino vacca, cacca e lupo con morale

Morale della storiella

Quando sei nella merda, non sempre stai male.
Quando sei pulito, non sempre sei salvo.
Chi ti sporca può darti calore.
Chi ti ripulisce può volerti morto.

Ma soprattutto…
Non pigolare troppo, se sei al caldo.

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Perciò, ricorda: non ogni disgrazia è un male, né ogni soccorso un bene.
Spesso ciò che appare umiliante è salvifico, e ciò che si presenta come aiuto cela un pericolo.
Non giudicare le cose dal loro aspetto o dalla loro immediatezza, ma osserva a lungo, come chi contempla il corso della natura.

La terra accoglie col fango il seme che fiorirà.
Il vento che ti scuote può anche rafforzare le radici.
Così pure, chi ti getta apparentemente nel fango può darti protezione,
e chi ti tende la mano potrebbe farlo solo per colpirti meglio.

Rimani saldo, e non lasciarti confondere dalle apparenze:
il giudizio retto è l’unico rifugio dell’anima
.

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