Breve dialogo sul tempo e il giudizio
“Maestro Kairos, ho paura di sprecare il mio tempo.”
“Stai vivendo, Sophia. E già questo è un ottimo impiego.”
“Ma e se non fosse abbastanza?”
“Abbastanza per chi?”
“Per gli altri, forse.”
“Allora stai attenta, Sophia. La vita vissuta per gli occhi altrui spesso diventa invisibile a se stessi.”
“E cosa dovrei fare?”
“Chiediti cosa rende le tue ore piene di senso, Sophia. E parti da lì.”
“E se sbaglio?”
“Anche il sole tramonta ogni sera, Sophia. Eppure nessuno lo accusa di fallimento.”
“Non ancora, almeno…”
“Eppure torna ogni mattina, Sophia.”
“Cercherò di tornare anch’io.”
“Ti aspetto all’alba, Sophia.”
Riflessione del giorno
Il problema è che siamo cresciuti con l’idea assurda che la vita sia un progetto da completare, un’impresa da dimostrare, una prestazione da validare. Come se fossimo stati messi qui per guadagnarci il diritto di esistere.
Ma la verità è che tu sei già abbastanza per il semplice fatto che esisti.
Il tuo cuore batte senza che tu debba giustificarlo. Le stelle non chiedono scusa per brillare, e l’oceano non si confronta con gli altri mari.
Solo l’essere umano si interroga se sia “sufficiente”.
Quando Sophia si chiede se vivere basti… è come se un fiore si chiedesse se fiorire sia abbastanza.
Ma per chi? Per quale spettatore invisibile? Per quale giudice immaginario?
Noi viviamo costantemente sotto lo sguardo di un pubblico che non esiste, e così dimentichiamo di abitare il nostro palcoscenico.
Cerchiamo conferme da fuori e intanto diventiamo estranei dentro.
Ma la vita non è una corsa da vincere né una lezione da passare.
La vita è una danza. E nessuno danza per “arrivare” da qualche parte. Si danza per danzare.
Così, anche se sbagli, anche se ti fermi, anche se nessuno applaude — sai di essere vivo.
E vivere non è un impiego: è un privilegio. È un miracolo continuo che accade senza bisogno di testimoni.
Il sole, come detto, tramonta ogni sera. Ma non perché ha fallito.
Tramonta perché ha compiuto il suo ciclo. E torna, sempre, con una luce che non ha bisogno di approvazione.
Tu puoi fare lo stesso.
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