Ci sono due specie di paura nell’animo umano. Una nasce dal destino e conduce alla trasformazione; accoglierla è come varcare una soglia invisibile. L’altra è voce dell’istinto, sottile messaggera, che invita a deviare il cammino per non tradire se stessi. L’uomo saggio non combatte entrambe: egli ascolta, riconosce, e poi sceglie. Perché ogni paura è anche una domanda che l’anima pone al tempo. Mettiti in ascolto delle tue paure e fatti guidare nella via da seguire: salvati o affronta. – Lao Zen Scacciapensieri
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Spunti di riflessione del giorno del saggio Lao Zen Scacciapensieri
Nel silenzio profondo in cui l’anima si ritira quando la mente tace, nascono due ombre gemelle: le paure. Esse si muovono come sorelle segrete nel buio del cuore, parlano lingue diverse ma condividono lo stesso fuoco: il bisogno di verità.
Una paura proviene dal destino, e la si riconosce perché non si può evitare. Essa non grida, ma spinge. Ti chiama a un oltre che non conosci, a una trasformazione che ti strappa la pelle vecchia, come il serpente che si rinnova nel buio. È la paura che precede ogni vera rinascita. Metaforicamente essa è il drago che custodisce il tesoro – non puoi conquistarne la luce senza passare attraverso il suo fuoco.
L’altra paura è più antica, più vicina alla carne, come un animale che fiuta il pericolo. Non ti chiede di cambiare, ma di rimanere fedele. È quella che ti impedisce di salire su una nave quando sai che il mare non è il tuo destino. È la paura che protegge, non che ostacola. Essa è una bussola dell’inconscio, una soglia che non va varcata, ma ascoltata, perché lì c’è la verità del tuo essere.
L’uomo saggio – colui che ha camminato a lungo dentro se stesso – non combatte la paura come un nemico. Le siede accanto, la ascolta come un vecchio maestro. Perché la paura non è il contrario del coraggio, ma spesso la sua madre silenziosa.
Ogni paura è una domanda che l’anima rivolge al tempo: “È questa la mia strada?“
Non sempre la risposta è “vai avanti”. Talvolta è “torna indietro”. Altre volte ancora: “fermati, e ascolta meglio”.
Chi si mette in ascolto delle proprie paure scopre che esse non vogliono la nostra disfatta, ma svelarci la nostra reale natura. A volte salvarti è il gesto più audace; altre volte, affrontare è l’unica via per tornare a casa con l’anima intera.
Ascolta.
Non avere fretta di fuggire né di combattere.
Ogni paura ha un volto. Guardalo negli occhi.
E poi scegli.
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