Storia del secchio bucato con morale: il valore delle imperfezioni.

“Un portatore d’acqua indiano aveva due grandi secchi, legati alle estremità di un bastone, che portava sopra le spalle. Uno dei due secchi aveva molti buchi, invece l’altro era perfetto e conservava tutta l’acqua che conteneva. Al termine di ogni viaggio a piedi, dalla fontana fino alla casa del suo padrone, un secchio era sempre pieno, ma il secchio rotto era pieno solo per la metà.

Questo fatto durava da diverso tempo, e il secchio perfetto era orgoglioso del suo lavoro, perché si sentiva all’altezza del suo compito. Il povero secchio rotto, invece, aveva vergogna della sua imperfezione e si sentiva un miserabile, perché poteva fare solo la metà del lavoro che gli era richiesto.

Dopo qualche tempo il secchio bucato parlò al portatore d’acqua, dicendogli: “Ho vergogna e voglio scusarmi con te, perché a causa dei miei buchi riesco a portare la metà di acqua e tu guadagni la metà del valore che dovresti ricevere!”. Il portatore d’acqua gli rispose compassionevolmente: “Quando ritorniamo a casa, prova a guardare ai bordi della strada…”.

Così fece e con somma meraviglia vide che lungo la strada crescevano moltissimi fiori bellissimi, ma nonostante questo continuava a sentirsi ancora in colpa per ciò che era: un secchio bucato, buono a metà.

Il portatore d’acqua allora continuò: “Ti sei accorto che i fiori crescono solo dalla parte della strada che tu ogni giorno irrori con l’acqua che perdi? Io ho sempre saputo dei tuoi buchi, e ho cercato di comprendere e di capire quale potesse essere l’aspetto positivo di questo fatto. Allora ho pensato di seminare sementi di fiori lungo tutto il bordo della strada, dalla tua parte, e tutti i giorni questi venivano innaffiati da te, e così ho potuto raccogliere ogni giorno questi bei fiori per decorare l’altare del mio Maestro. Se tu non avessi avuto questo ‘difetto’, se tu non fossi stato esattamente come sei, con tutti i tuoi buchi, non sarebbe stato possibile creare questa bellezza!”

Morale della storia

Questa storia bellissima storia dell’acqua e dei secchi fa scaturire una riflessione sulla percezione di sé e sulla bellezza che può emergere dalle imperfezioni. Il secchio bucato, inizialmente afflitto dalla sua imperfezione e mortificato della sua incapacità di trattenere completamente l’acqua, scopre alla fine che la sua peculiarità è fondamentale per creare qualcosa di bello lungo il percorso del suo viaggio.

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La storia ci insegna che anche le caratteristiche che consideriamo difetti possono avere un impatto positivo e portare a risultati sorprendenti. Nel caso del secchio bucato, i buchi diventano il mezzo attraverso cui si manifesta una bellezza inaspettata: la crescita di fiori lungo il bordo della strada. Il portatore d’acqua, saggio e compassionevole, ha riconosciuto il valore unico del secchio bucato e ha saputo sfruttare quella caratteristica “imperfetta” per creare qualcosa di straordinario.

Questa storia può insegnarci a guardare oltre le apparenze e a riconoscere il valore in ogni individuo, anche quando percepiamo delle imperfezioni. Ogni persona ha le proprie peculiarità e unicità che possono contribuire a creare bellezza e positività nel mondo. In fondo, la perfezione non è sempre necessaria per raggiungere risultati significativi e spesso è proprio dalle imperfezioni che nascono le opportunità più straordinarie.

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