25 Luglio frase di oggi sul perché non bisogna giudicare la vita degli altri.
Non spetta a me giudicare la vita di un altro uomo. Devo giudicare, devo scegliere, devo respingere, puramente per me stesso. Per me stesso, da solo. – Hermann Hesse, ‘Il lupo della steppa’
Spunti di riflessione
Per smettere di giudicare le persone dobbiamo prima comprendere il motivo per cui si giudica e come. Possiamo giudicare solo il comportamento delle persone, poiché il loro essere più autentico è nascosto e complesso.
Ecco una sintesi sul perché dovremmo smettere di giudicare:
- Le azioni visibili di una persona non riflettono sempre il suo vero stato emotivo o interiore. Un sorriso può nascondere tristezza, e giudicare qualcuno in base a un’azione isolata può portare a errori di valutazione.
- Il giudizio basato sulle azioni di una persona può portarci a comportarci in modo prevenuto verso di essa, perdendo così l’opportunità di conoscerla meglio.
- La profondità dell’essere umano è inaccessibile agli occhi esterni, e ogni individuo ha una sua dimensione privata e misteriosa, rappresentata dall’anima.
- Il giudizio è errato poiché non può cogliere il contesto completo della vita di una persona. Giudicando solo un’azione o un momento, si perde il quadro generale della sua esistenza.
- Il giudizio riflette di più su chi giudica che sulla persona giudicata. Esso rivela le inclinazioni personali, le paure, i pregiudizi e le proiezioni dell’osservatore.
- La consapevolezza di queste limitazioni e la comprensione dell’inaccessibilità del vero modo di essere degli altri conducono alla liberazione dal bisogno di giudicare. Il giudizio scompare quando ci rendiamo conto della sua fallibilità e della sua irrilevanza rispetto alla complessità delle persone e delle loro vite.
In sintesi, giudicare gli altri è inutile e riguarda più noi e le nostre insofferenze. Quando un’azione innesca il nostro senso critico, ricordiamoci che si basa su azioni isolate ed il giudizio è sempre incompleto, spesso distorto. Invece di giudicare dovremmo imparare a sviluppare la consapevolezza di noi stessi ed essere più aperti e comprensivi verso gli altri, riconoscendo che ognuno ha una dimensione interiore che sfugge al nostro giudizio superficiale.
(Sintesi tratta da un insegnamento di Osho)
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